RECENSIONE: “Le confessioni dei Borgia”

Opera: Le confessioni dei Borgia

Autore: Alyssa Palombo

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Storico, Narrativa

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TRAMA

Fine ‘400: Maddalena Moretti, dalle campagne romane, si trasferisce a Roma per svolgere la mansione come cameriera per papa Alessandro VI Borgia. Dopo un episodio avvenuto col figlio di lui, Giovanni, l’altro figlio Cesare la trasferisce in Santa Maria in Portico per occuparsi della sorella Lucrezia. Una volta lì sarà costretta ad assistere alle vicissitudini che caratterizzano la famiglia Borgia fino ad innamorarsi, ricambiata, di Cesare Borgia.

RECENSIONE

Come spesso dico nel feed di Instagram, il Rinascimento italiano è una delle mie epoche preferite e un romanzo storico che parlava dei Borgia non potevo farmelo scappare! Confesso che questa potente famiglia di Roma originaria della Spagna la conosco ben poco se non per la fama nera che si porta dietro, Lucrezia in primis, ma Alyssa Palombo è riuscita a farmela scoprire sotto una luce completamente nuova.

Palombo è una scrittrice americana risiedente a Buffalo (NY) ed è laureata in Inglese nonché musicista in quanto si dedicata alla scrittura creativa musicale ed è un mezza-soprano. In Italia è conosciuta per “Le confessioni dei Borgia” ma nell’area anglofona ha pubblicato altri tre libri storici di cui due nuovamente ambientati in Italia (The violinist of Venice e The most beautiful woman in Florence) mentre l’altro si collega al mondo dark di Sleepy Hollow (The spellbook of Katrina Van Tassel).

Come ha scritto l’autrice nelle note finali, la Palombo è stata affascinata dalla storia dei Borgia soprattutto da Cesare Borgia così dopo varie ricerche avvenute anche in Italia ha deciso di pubblicare questo libro storico la quale tratta solo un pezzo della vita della famiglia.

La protagonista è Maddalena Moretti, una giovane donna proveniente dalla campagna romana che dopo essere rimasta vedova si trasferisce nell’Urbe dove entrerà al servizio di Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia. Mi è piaciuto come è stata caratterizzata: possiede un carattere forte, è fedele nei confronti di Lucrezia e Cesare Borgia, sa essere una buona amica nonché è una timorata di Dio. Ha paura di commettere peccati mortali, complici gli insegnamenti di uno zio sacerdote, ma allo stesso tempo è attratta dall’amore fisico e non. Si innamora all’istante di Cesare Borgia il quale inizialmente anche lui, che non è indifferente alla bellezza delle donne, la desidera carnalmente.

Elogi merita anche il personaggio di Cesare. Si vede che l’autrice si è documentata molto su di lui in quanto sa descriverlo come le fonti ce lo tramandano: diventato cardinale per volere del padre, il suo sogno è quello di comandare gli eserciti per unire l’Italia in modo da cacciare i popoli stranieri ed essere ricordato come un novello Giulio Cesare. Intelligente e persuasivo, è il personaggio più carismatico del romanzo seguito dal Savonarola che comparirà più avanti e non si crea problemi a risolvere i problemi eliminandoli, letteralmente, grazie all’aiuto della sua guardia del corpo Michelotto. Adora le donne, intrattiene una relazione con Sancia d’Aragona, la moglie del fratello Goffredo (la quale ne intrattenne una anche con l’altro fratello Borgia, Giovanni… Evidentemente la donna ha frainteso la frase “farsi una famiglia”! XD ) ed è molto affezionato alla sorella Lucrezia. Parlando di quest’ultima, mi è piaciuta come personaggio perché l’autrice cerca di riabilitare la figura della Borgia descrivendola come una ragazza buona, innamorata dell’amore, sognatrice che è usata come pedina da Cesare e dal Papa per i loro progetti politici.

A parte Maddalena e un paio di personaggi, tutti i personaggi sono realmente esistiti anche se, come spiega la stessa Palombo, per fini di trama alcuni eventi sono stati cronologicamente modificati. Lo stile è molto chiaro e scorrevole e la narrazione è formata dal doppio POV (punto di vista, point of view) cosa che ho apprezzato moltissimo perché si ha una visione a 360 gradi della Roma ai tempi dei Borgia: la Roma popolana con i suoi pettegolezzi (grazie al punto di vista di Maddalena) e la Roma altolocata con i suoi intrighi e la sua politica (grazie al punto di vista di Cesare).

E’ un romanzo che consiglio non solo agli amanti del genere storico ma anche a chi è appassionato di dinastie italiane e a chi si approccia per la prima volta alla famiglia Borgia.

VOTO FINALE

Classificazione: 5 su 5.

AMBRA

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